
Sei un genitore di un bambino/ragazzo autistico e ti sei chiesto svariate volte se la pet therapy può fare al caso tuo?
In questo articolo ti presentermo quali vantaggi può avere la pet therapy e come può affiancarsi alla terapia comportamentale ABA.
Sicuramente gli effetti benefici osservabili, in lassi di tempo molto variabili, possono essere diversi e non rimangono circoscritti alla relazione bambino-animale, ci sono molti casi in cui i genitori hanno osservato grandi miglioramenti nella loro capacità, per esempio, di giocare al parco con gli altri bambini o addirittura hanno trovato miglioramenti a livello affettivo e relazionale nel proprio bambino.
Ma la pet therapy ha davvero effetti anche sul comportamento e sulle competenze del bambino autistico?
Spesso è luogo comune pensare che gli animali siano solo animali da compagnia, ma in realtà sono molto di più.
Ogni tipo di animale nelle diverse situazioni quotidiane manifesta empatia, affetto e voglia di comunicare con l’essere umano.
Pensiamo solamente quando, dopo una lunga giornata di lavoro, entriamo in casa e il nostro amico a quattro zampe ci viene incontro portando molte volte anche un dono.
I nostri amici a quattro zampe manifestano un amore incondizionato, soprattutto verso i più piccoli. Sarebbe, perciò, importante sfruttare tutto ciò per aiutare i nostri bambini o chi ha difficoltà per aiutare a migliorare la qualità di vita.
Ma in che modo?
Sicuramente abbattendo le barriere fisiche! Pensando ad un bambino autistico la vicinanza con l’animale potrebbe incrementare la prossimità fisica, ad esempio dovendo accarezzare un cane o pettinare la criniera di un cavallo.
Spesso la preoccupazione di un genitore è l’uso del linguaggio. Ecco come la pet therapy può lavorare su questa abilità!
Facciamo l’esempio del lavoro con l’asino, il verso “IHO IHO” dell’animale può essere uno spunto per una ripetizione onomatopeica del bambino immediatamente dopo l’animale, oppure può dare la possibilità di lavorare su abilità intraverbali con bambini più abili.
Il genitore può arrivare a casa e chiedere al bambino: “come faceva l’asinello?” e il bambino potrebbe rispondere “iho iho”.
Queste sono solo alcune delle abilità che la pet therapy può allenare, in affiancamento alla terapia ABA.
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